Le più grandi aziende hi-tech lo prevedono e ce lo promettono. Vienna già ci prova. E la statunitense Intel ce lo conferma con una data: entro il 2023 potremo spostarci in città via cielo, tramite taxi-drone e taxi volanti. E proprio qualche settimana fa dall’aeroporto di Vienna per la prima volta è decollato con due passeggeri a bordo EHang 216, il primo taxi con pilota automatico progettato dalla cinese EHang e dalla società aerospaziale austriaca Facc. Il velivolo sarebbe in grado di volare fino a 150 km/h per una distanza di massimo 35 km, per quasi una mezz’ora.

taxi drone

Fonte: www.ehang.com

I taxi-drone e i taxi volanti vogliono quindi essere un’alternativa per il trasporto su strada del futuro. E solo dello scorso anno è la proposta dei tunnel sotterranei di Elon Musk per ovviare ai problemi del traffico in superficie. The Boring Company è il nome del progetto del CEO di Tesla per la realizzazione di una rete di trasporti sotterranei ultra veloce che ha da poco avuto il via a Las Vegas e che, secondo Musk, avrà già vita alla fine dell’anno. Opera, in realtà, grandiosa quanto dispendiosa, ecco perché più di un’azienda, per citarne altre due Uber e Boeing, stanno lavorando ai mezzi di trasporto volanti.

È davvero più conveniente il trasporto aereo?

Di certo i vantaggi non sono irrilevanti in termini di riduzione del traffico e dell’inquinamento. Anche per quanto riguarda l’aumento della sicurezza stradale. Per le grandi metropoli e per le città più congestionate, infatti, il taxi volante sarebbe uno strumento per alleggerire le strade e ridurre di conseguenza gli incidenti e le emissioni. Il servizio permetterebbe inoltre un trasporto rapido ed efficace di attrezzature, industriali e mediche urgenti, per esempio.

E dal punto di vista economico?

Di fronte all’avvio di numerosi progetti di taxi volanti alcuni studiosi dell’Università del Michigan hanno condotto uno studio, pubblicato nella rivista “Nature Communications”, per verificare se questa innovativa forma di trasporto consentirebbe un’effettiva riduzione dei consumi di carburante ed energia rispetto all’auto diesel/benzina ed elettrica su strada.

Esaminando l’uso di energia e le emissioni di gas serra durante le fasi di decollo, salita, crociera, discesa e atterraggio, è emerso che è in fase di crociera che i velivoli danno il meglio di sé. Nelle fasi di decollo e salita, invece, il dispendio è maggiore e il velivolo quindi poco conveniente, se si confronta con i consumi delle auto su strada. Ecco quindi che gli studiosi ipotizzano che, allo stato attuale, è su lunghi viaggi e a pieno carico che l’auto volante garantisce un’efficacia rilevante. Sotto i 35 km, invece, le automobili attuali consumano meno.

Il percorso è quindi lungo, considerando anche che il quadro normativo deve ancora essere regolamentato. Sono necessari ulteriori investimenti e ricerche per migliorare e potenziare la sostenibilità di questi mezzi affinché possano davvero essere un’alternativa valida al trasporto taxi su strada nel futuro.

Una cosa appare certa, la “strada” è già tracciata e ben presto i taxi volanti saranno realtà.

L’articolo è tratto e liberamente rielaborato dai seguenti siti: DDay.it, Ansa.it, Webnews.